scatola magica

L'Arte di star bene e in salute . Non è una cosa facile! Bisogna imparare a difendersi dagli attacchi quotidiani che ci vengono dalla nostra ignoranza ,soprattutto, e dalla società dei consumi,poi.Informazione e formazione continua,verificata. Questa è l'arma vincente per non soccombere in questa guerra di spot.Saper vivere è un'arte. Sopravvivere bene deve essere il nostro scopo!

domenica, febbraio 19, 2006

triste anniversario

"5 giugno 1981: a pagina 2 del Report settimanale dei Center for Disease Control and Prevention (CDC) di Atlanta, uno dei più importanti organismi sanitari americani, si comunica che tra il mese di ottobre del 1980 e il maggio del 1981 a 5 giovani omosessuali, in 3 ospedali diversi di Los Angeles, sono state diagnosticate una particolare forma di polmonite, la pneumocystis carinii, una precedente infezione da citomegalovirus e un?infezione da candida. Per due di loro non c?era stato nulla da fare. Nessuno ancora immagina che quei cinque uomini - il più giovane ha 24 anni, il più anziano 36 - diventeranno le prime vittime accertate di una nuova malattia, destinata a mietere milioni di vittime in tutto il mondo nell?ultimo scorcio del secolo e a sconvolgere la storia e l?economia del continente africano: l?Aids, la sindrome da immunodeficienza acquisita." Inizia così il libro ?1981-2005 - 25 anni di Aids?, pubblicato dalle edizioni ANSA. 25 anni e ancora non si sà quale tipo di virus trasmetta l'AIDS.!! "Oltre a rappresentare un'importante documentazione storica, ha un duplice intento. Prima di tutto mostrare agli addetti ai lavori, gli infettivologi e i medici più in generale, abituati a misurare i progressi nella lotta all'infezione attraverso le pubblicazioni scientifiche, la percezione reale che il pubblico ha delle stesse notizie dopo l'elaborazione giornalistica. In secondo luogo, sottolineare come l'Aids è stato rappresentato nei suoi aspetti più squisitamente scientifici (l'individuazione del virus, la messa apunto dei primi farmaci, la ricerca di un vaccino, l'impegno dell'industria, delle Università) a quelli più sociali (il diritto all'accesso ai farmaci, il dramma dei Paesi in via di sviluppo, le discriminazioni, lo stigma), con l'impegno delle Associazioni dei pazienti e di personaggi famosi che sono scesi in campo contro la malattia."I personaggi famosi farebbero bene a scendere in campo contro il loro stile di vita e non contro la malattia !. Che si diffonde proprio per il carattere dei personaggi "famosi per le loro trasgressioni" Alcool e droghe in primo piano.Queste sostanze ampiamente abusate insieme ai farmaci abbassano le barriere difensive del corpo che diventa fragile preda di molti virus. Poi ,i personaggi famosi:" scendono in campo contro la malattia" E' semplicemente RIDICOLO