scatola magica

L'Arte di star bene e in salute . Non è una cosa facile! Bisogna imparare a difendersi dagli attacchi quotidiani che ci vengono dalla nostra ignoranza ,soprattutto, e dalla società dei consumi,poi.Informazione e formazione continua,verificata. Questa è l'arma vincente per non soccombere in questa guerra di spot.Saper vivere è un'arte. Sopravvivere bene deve essere il nostro scopo!

sabato, novembre 11, 2006

Gli errori sanitari uccidono !

I dati diffusi nei giorni scorsi dallAiom (Associazione italiana di oncologia medica), ricorda la Sifo, collocano la somministrazione di farmaci sbagliati al primo posto tra le cause derrore in ospedale, con una percentuale pari addirittura al 40%. I più importanti studi internazionali - sottolinea invece Scroccaro - hanno valutato lincidenza degli errori di terapia farmacologica nellordine del 5-15% su tutte le somministrazioni e del 15-20% su tutti gli errori sanitari. Il dato più corretto ci sembra quindi quello che parla di un 20% circa. Ma quali sono le ragioni più frequenti per cui in ospedale si arriva a dare un farmaco al posto di un altro? Lo sbaglio è dietro langolo in tutte le fasi della catena che in una struttura sanitaria porta la terapia dalla ricettario del medico al letto del paziente. Le radici dellerrore, inoltre, possono collocarsi anche a monte, per esempio nei processi di supporto come lapprovvigionamento, la pianificazione o lo stoccaggio. Tuttavia, riferisce il numero uno della Sifo, le cause di errore più diffuse stanno nella cattiva interpretazione della prescrizione medica, spesso comunicata solo verbalmente o scritta con una grafia illeggibile. Possono poi esistere errori di trascrizione e, infine, errori di somministrazione. Molte confezioni sono simili, perciò è possibile che venga selezionato il farmaco sbagliato, ma negli ospedali in cui il paziente viene ancora identificato con il numero di letto - assicura Scroccaro - può anche accadere che per qualche disguido la terapia giusta arrivi alla persona sbagliata. Ottimizzata lorganizzazione, dunque, si può passare alla tecnologia. In unepoca in cui molti campi della sanità si caratterizzano per un tecnicismo sempre più spinto - denuncia Scroccaro - è assurdo trovarci ancora con la penna in mano. Per prima cosa in ospedale la prescrizione medica va informatizzata, dotando i camici bianchi di pc palmari grazie ai quali le loro indicazioni possono essere memorizzate, rintracciate e stampate dallinfermiere. Secondo, la preparazione dei farmaci va automatizzata: la farmacia ospedaliera può infatti preparare un sacchettino con la terapia giornaliera di ogni singolo paziente. Oppure può rifornire un armadio intelligente, in cui digitando il codice di un dato paziente esce il cassettino corrispondente al suo trattamento quotidiano. Terzo, la preparazione dei farmaci va centralizzata nella farmacia ospedaliera, che per esempio per le cure oncologiche prepara la sacca di chemio e la invia in reparto con il nome del malato. (Opa/Adnkronos Salute) Riflettete ,gente, riflettete! Ecco in che mani ci dovremmo affidare.