scatola magica

L'Arte di star bene e in salute . Non è una cosa facile! Bisogna imparare a difendersi dagli attacchi quotidiani che ci vengono dalla nostra ignoranza ,soprattutto, e dalla società dei consumi,poi.Informazione e formazione continua,verificata. Questa è l'arma vincente per non soccombere in questa guerra di spot.Saper vivere è un'arte. Sopravvivere bene deve essere il nostro scopo!

domenica, settembre 03, 2006

Contrasto simultaneo

Quadro di Marisa Poliani "Nella pittura moderna il fondamento di ogni espressione pura non potrà essere che il contrasto simultaneo : unico mezzo per assicurare il dinamismo dei colori e la loro composizione nel quadro." (Robert Delaunay ,marito di Sonia). .-Amo i colori puri- diceva Sonia Delaunay,esponente del movimento definito da Apollinaire , Orfista,e come lei, che ha dedicato tutta la sua vita alla ricerca sul colore nelle arti applicate, Amo il colore e la percezione emotiva che da questo scaturisce. Mi sforzo di comprendere queste emozioni e di trasmetterle con le tecniche che ne danno più dinamismo..Studiando le leggi del..contrasto simultaneo, care agli -orfisti-.Per azionare i sensi, per suscitare nell,occhio la sensazione di luce in movimento. Per creare stati d,animo che Apollinaire definiva capaci di suscitare -..il piacere della nostra facoltà visiva-. ".......un piacere estetico puro, una costruzione che colpisce i sensi e un significato sublime, ossia il soggetto. È arte pura. Marisa Poliani

1 Comments:

  • At 4:38 PM, Blogger marion said…

    Ad adottare un metodo scientifico sulla divisione sistematica del colore era stato Seurat, anch'egli sulla scorta delle teorie di Chevreul, uno studioso di chimica e fisica francese che aveva notato come due colori opposti del cerchio cromatico (ad esempio il giallo e il violetto), se collocati l'uno accanto all'altro si risaltano reciprocamente: Seurat osservò che, per ottenere nel quadro un effetto di maggiore luminosità, era necessario distribuire il colore puro con la punta del pennello in piccole macchie vicine tra loro, inventando così il "pointollisme" o "divisionismo",come preferiva chiamarlo Seurat.
    Marion.

     

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